Il progresso tecnologico apre nuove opportunità per il settore clinico: le opportunità offerte dai dispositivi wearable

Il progresso tecnologico apre nuove opportunità per il settore clinico: le opportunità offerte dai dispositivi wearable

Ottobre 27, 2021 Soluzioni Innovative 0

Monitoraggio delle attività quotidiane, predizione dell’andamento di malattia, personalizzazione di trattamenti e cure, sono tra le più rilevanti opportunità che i dispositivi wearable offrono oggi al clinico nella gestione di patologie croniche.

Ogni giorno migliaia di persone nel mondo affidano al proprio smartphone la registrazione del numero di passi che stanno compiendo o la quantità di energia spesa, e utilizzano specifiche applicazioni in cui inserire i propri dati antropometrici, la pressione arteriosa, le ore di sonno e molte altre informazioni, il tutto per avere un quadro completo e sempre aggiornato sul proprio stato di salute. La possibilità di essere sempre connessi, il continuo flusso di dati provenienti dai wearable, la capacità di immagazzinarli, lo sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) per analizzarli, e una migliore predisposizione all’utilizzo di nuove tecnologie da parte della popolazione hanno reso più realistico lo sviluppo di una vera e propria medicina personalizzata, predittiva e preventiva.

Il continuo avanzamento della tecnologia e la diffusione del 5G consentiranno di completare la trasformazione digitale, sempre più necessaria a causa della carenza globale di professionisti sanitari qualificati (medici in primis). La progettazione e lo sviluppo di strumenti innovativi capaci di accompagnare le persone nelle attività quotidiane hanno aperto nuove opportunità per migliorare l’assistenza sanitaria e la cura personalizzata.

Di tutte queste innovazioni potranno beneficiare senza dubbio anche le persone con sclerosi multipla (SM), e più in generale quelle colpite da gravi patologie.

Un regolare monitoraggio della quotidianità può infatti garantire la possibilità di prevedere episodi di ricaduta e intervenire tempestivamente con i trattamenti giusti al momento giusto. Potrebbe essere ad esempio di aiuto nello stabilire se due persone con età, sintomi ed esami clinici comparabili possano vivere nel breve termine un’evoluzione di malattia differente, sviluppando una forma secondariamente progressiva in un caso e mantenendo quella a ricadute-remissioni nell’altro. Questo scenario avrebbe un’implicazione clinica molto importante diventando vitale nell’intraprendere preventivamente terapie adeguate.

Il successo di una prospettiva di questo tipo dipende però dall’accettazione e l’aderenza della persona con SM all’utilizzo di wearable e app. In quest’ottica, è importante investire su dispositivi di monitoraggio che siano veri e propri strumenti medicali, sulla garanzia della massima tutela della privacy, la semplicità di utilizzo, e l’impegno nel renderli il meno intrusivi possibile, anche per preservare da un possibile stigma. Di conseguenza, la collaborazione tra il mondo delle aziende e quello delle associazioni sarà fondamentale per determinare rigorose linee guida che indichino gli standard che deve soddisfare un certo sensore per potere essere utilizzato in ambito medico.

È nella creazione di queste tecnologie (dispositivi e app) che HDM vuole mettere a disposizione la sua esperienza, con il supporto di chi conosce bene la malattia, il decorso e le problematiche ad essa connessa come l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla – AISM, che da oltre 50 anni interviene in modo completo su tutti gli aspetti della sclerosi multipla ed è il punto di riferimento più autorevole per chi ne è colpito. Il miglioramento della qualità della vita delle persone con SM in particolare, ma in generale delle persone colpite da gravi patologie, è una componente importante della missione dell’azienda.

Focus su sclerosi multipla – SM

La SM è una malattia cronica tra le più comuni e più gravi del sistema nervoso centrale. È la prima causa di disabilità neurologica nei giovani adulti. Colpisce con un esordio tipico intorno ai 30 anni e viene per lo più diagnosticata tra il 20 e i 40 anni. Colpisce le donne in un rapporto doppio rispetto agli uomini.

Disturbi della vista, della mobilità e dell’equilibrio sono tra i principali sintomi della sclerosi multipla. La malattia si manifesta e segue un percorso diverso da persona a persona. Le persone che convivono per decenni con una malattia che può determinare una disabilità progressiva. I suoi effetti sono fisici, psicologici, sociali ed economici.

La forma più comune di SM (circa l’80% della popolazione colpita) si manifesta con episodi acuti di malattia (ricadute) seguiti da completo o parziale recupero (remissioni). Evoluzione della forma a ricadute e remissioni è nella maggior parte dei casi la forma secondariamente progressiva, caratterizzata da una disabilità persistente che progredisce gradualmente nel tempo. Altre persone con SM hanno un esordio che già dall’inizio è progressivo (forma primariamente progressiva) con un peggioramento delle funzioni neurologiche fin dalla comparsa dei primi sintomi, in assenza di vere e proprie ricadute e remissioni. Ad oggi si stima la presenza di circa 2,8 milioni di persone con SM nel mondo, di cui 1.200.000 in Europa e circa 130.000 in Italia, dove si registra una diagnosi ogni 4 ore.

Le cause della sclerosi multipla sono tuttora sconosciute e non è ancora stata trovata una cura risolutiva. Grazie ai trattamenti e ai progressi che la ricerca ha fatto negli ultimi anni, però, sia nell’ambito farmacologico che riabilitativo e in particolar modo nel campo tecnologico, oggi le persone con SM possono mantenere una buona qualità di vita.

Per maggiori informazioni sulla sclerosi multipla e l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla – AISM: www.aism.it

 

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